Oggi è possibile, tramite la surroga, trasferire il mutuo in corso presso un altro istituto di credito senza dover sopportare i consueti costi relativi ad una nuova pratica di mutuo come per esempio: istruttoria, perizia, imposta e notaio.
Rispetto al contratto originario è possibile: modificare la durata del mutuo, il tipo di tasso scelto originariamente e, in alcuni istituti, anche l’impostazione della pratica eliminando eventuali garanti inseriti in fase di prima sottoscrizione.
Non è invece possibile modificare l’importo del mutuo residuo e modificare i soggetti intestatari del mutuo iniziale.
Vista la dinamicità dei tassi e l’orizzonte temporale lungo di un’operazione di mutuo è possibile che il consumatore si trovi ad avere la possibilità di effettuare più volte l’operazione di surroga.
Esistono alcune limitazioni imposte dalle banche che riguardano soprattutto gli importi troppo bassi normalmente sotto i 50.000 € non raccolgono il favore degli istituti di credito o che hanno durata residuale troppo brevi (sotto i 10 anni).